Resta con me, sorella (Emanuela Canepa)
Se avesse un senso collegare i libri alle stagioni, “Resta con me, sorella” di Emanuela Canepa sarebbe sicuramente un libro autunnale per i colori della copertina, per l’ambientazione in una Venezia plumbea e sfuggente, per la storia dentro la quale i personaggi si muovono vincolati da un’inerzia vischiosa fatta da legami opprimenti e da sogni soffocati. Il romanzo inizia con la protagonista che si trova in carcere alla Giudecca per un crimine commesso dal fratellastro, nell’immobilità della prigionia trova però una via di riscatto attraverso il lavoro. Una volta fuori dal carcere la storia si fa più veloce, si succedono vari eventi attraverso i quali Anita sembra rialzarsi ma… c’è sempre qualcuno o qualcosa pronto a bloccare il suo volo. La felicità non sembra infatti cosa da donne. La scrittura è magistrale, Venezia è descritta con occhi stranieri eppure l’immagine che le pagine rimandano è così dettagliata e sofisticata che risulta perfettamente visibile anche a chi non ci è mai stato. Non è un romanzo indimenticabile, lo ammetto, ma la lettura è piacevole e ricca di dettagli storici, ci sono molti spunti sui quali riflettere: i vincoli parentali, la condizione del lavoro femminile, la vita nelle carceri, il posto nella società che per noi donne prevede sempre un’entrata di servizio.
Irene Pavan 23.07.2023
Resta con me sorella – Emanuela Canepa – Einaudi – opinioni – recensioni