Tony Nessuno

Tony Nessuno (Andrés Montero)

Il libro che nella box nr 18 ho apprezzato di più è stato sicuramente “Tony Nessuno” di Andrés Montero. Cominciamo con qualche avvertenza: tutti i libri nella scatola sono “di nicchia”, testi particolari, per certi versi folli che difficilmente una grossa casa editrice si prenderebbe il rischio di pubblicare. Però, se siete stanchi di leggere sempre le solite cose, questo ne vale l’acquisto e la lettura.
Ci troviamo nelle pianure del Sud America, lungo le quali il Grande Circo Garmendia trascina il suo baraccone sfilacciato che ha visto il susseguirsi di diverse generazioni di artisti e di “Tony” cioè di pagliacci. Un giorno al circo, arriva un misterioso arabo che lascia un bambino e un grosso libro con la promessa di venirli a riprendere presto. Non lo farà mai e il piccolo dovrà crescere in questa stramba famiglia, guadagnandosi il diritto ad essere mantenuto. Nel frattempo la piccola trapezista Javiera, reduce da un infortunio, inizia a leggere le storie del vecchio libro e la sua narrazione è così magica e coinvolgente che diventa essa stessa lo spettacolo di punta della triste compagnia che riacquista la sua fama. Ma il libro è maledetto e … non vi posso svelare altro. È una favola nera, un racconto in bilico tra illusione e realtà, tra i lustrini e la miseria, tra il destino e la volontà di cambiarlo. Ci sono magia e sofferenza tipici dei romanzi sudamericani intrecciati in una audace versione noir, insomma curioso e particolare.

Irene Pavan 01.11.2024